Come fare diagnosi precoce di apnee ostruttive? Il questionario STOP-BANG nello screening dell’OSAS.

l'importanza del questionario STOP-BANG nella diagnosi precoce di OSAS

Le apnee notturne sono un disturbo del sonno caratterizzato da ripetute interruzioni della respirazione, o pause respiratorie, che possono durare da pochi secondi ad oltre un minuto e comportano una riduzione dell’ossigeno nel sangue, favorendo l’insorgenza di frequenti microrisvegli e l’incremento del profilo di rischio cardio-vascolare.

La qualità del sonno ne risulta fortemente compromessa e si possono manifestare alcuni sintomi come eccessiva sonnolenza diurna, difficoltà di concentrazione, irritabilità, rialzo pressorio. Questa entità clinica prende il nome di Sindrome della apnee ostruttive notturne (OSAS)

La corretta gestione della patologia richiede una diagnosi precoce, la quale si basa su una combinazione di dati clinici e strumentali, così come precisato dai criteri diagnostici definiti dall’American Academy of Sleep Medicine (AASM):

  • Valutazione clinica: Il medico raccoglie un’anamnesi dettagliata del paziente, indagando la presenza di sintomi notturni come russamento abituale, interruzioni della respirazione riferite dal partner, sensazione di soffocamento o risvegli improvvisi con affanno, e sintomi diurni, come eccessiva sonnolenza, difficoltà di concentrazione, alterazioni dell’umore, cefalea mattutina e nicturia.
  • Esami strumentali: la polisonnografia (PSG) rappresenta l’esame gold standard per la diagnosi di OSAS. Questo test, eseguito durante una notte di sonno in laboratorio, registra numerosi parametri fisiologici, tra cui l’attività cerebrale (EEG), i movimenti oculari (EOG), il tono muscolare (EMG), il flusso aereo naso-orale, lo sforzo respiratorio toraco-addominale, l’ossimetria (saturazione di ossigeno nel sangue) e l’elettrocardiogramma (ECG).

Il ruolo della polisonnografia

L’analisi del tracciato polisonnografico permette di quantificare il numero di apnee (definite come una cessazione del flusso aereo per almeno 10 secondi) e ipopnee (definite come la riduzione del flusso aereo di almeno il 30% associata a una desaturazione di ossigeno di almeno il 3% o a un microrisveglio). L’indice apnea-ipopnea (AHI), che rappresenta il numero totale di apnee e ipopnee per ora di sonno, è il parametro chiave per definire la gravità dell’OSAS:

  • AHI < 5 eventi/ora: Normale
  • AHI ≥ 5 e < 15 eventi/ora: OSAS lieve
  • AHI ≥ 15 e < 30 eventi/ora: OSAS moderata
  • AHI ≥ 30 eventi/ora: OSAS severa

Oltre all’AHI, altri parametri polisonnografici importanti includono l’indice di disturbo respiratorio (RDI), che considera anche i RERA (Respiratory Effort-Related Arousals), la durata delle apnee e ipopnee, la frequenza e l’entità delle desaturazioni di ossigeno e la presenza di microrisvegli associati agli eventi respiratori.

Per semplicità organizzativa si ricorre spesso alla polisonnografia domiciliare, che registra un numero inferiore di parametri rispetto alla versione standard di laboratorio e non sempre risulta sufficiente per una diagnosi definitiva, soprattutto in presenza di numerose comorbidità o concomitanza di altri disturbi del sonno.

L’importanza della Polisonnografia è testimoniata dal suo impiego per la definizione dei criteri diagnostici OSAS.

L'importanza del questionario STOP-BANG nello screening dell'OSAS

I criteri diagnostici per OSAS

I criteri diagnostici OSAS sottolineano l’importanza della clinica e degli esami strumentali:

  • AHI(indice apnea-ipopnea) ≥ 5 eventi/ora + sintomi diurni suggestivi (come eccessiva sonnolenza, affaticamento o difficoltà di concentrazione) e non attribuibili ad altre cause;
  • AHI(indice apnea-ipopnea) ≥ 15 eventi/ora indipendentemente dalla presenza di sintomi diurni.

In sintesi, esclusi i casi più gravi, la diagnosi di OSAS richiede un’attenta valutazione clinica integrata con i risultati della polisonnografia, con particolare attenzione all’AHI e alla correlazione tra gli eventi respiratori notturni e i sintomi diurni del paziente.

L’importanza del questionario STOP-BANG nello screening dell’OSAS

La scala STOP-BANG è un questionario semplice e validato, ampiamente utilizzato come strumento di screening dell’OSAS per identificare i pazienti a maggior rischio di sviluppare la sindrome. Nella pagina “Calcolatori” della nostra piattaforma digitale MedQuest trovate un comodo form online da poter compilare per uso clinico. Il suo acronimo riassume gli otto parametri clinici valutati, fornendo un punteggio che stratifica il rischio di OSAS.

  • Snoring (Russamento): Il paziente russa forte? (più forte di una conversazione o tale da essere udito attraverso una porta chiusa)
  • Tiredness (Stanchezza): Il paziente si sente spesso stanco, affaticato o assonnato durante il giorno?
  • Observed apnea (Apnee osservate): Qualcuno ha notato che il paziente smette di respirare durante il sonno?
  • Pressure (Pressione arteriosa): Il paziente ha o è in trattamento per l’ipertensione arteriosa?
  • BMI (Indice di Massa Corporea): Il BMI del paziente è superiore a 35 kg/m²?
  • Age (Età): Il paziente ha un’età superiore a 50 anni?
  • Neck circumference (Circonferenza del collo): La circonferenza del collo del paziente è superiore a 40 cm?
  • Gender (Sesso): Il paziente è di sesso maschile?

Ogni risposta affermativa a una delle domande assegna un punto e quindi il totale può variare da 0 a 8, quanto più elevato è il punteggio, maggiore è il rischio di OSAS:

  • 0-2=  basso rischio di OSAS
  • 3-4= rischio intermedio di OSAS 
  • 5-8= alto rischio di OSAS

La diagnosi definitiva richiede comunque il ricorso ad una visita più approfondita ed eventualmente l’esecuzione di una Polisonnografia.

L’importanza della scala STOP-BANG nella gestione clinica dell’OSAS

La scala STOP-BANG, grazie alla sua semplicità e rapidità di somministrazione, contribuisce significativamente a facilitare lo screening dell’OSAS e la gestione del disturbo, di conseguenza la scala è particolarmente preziosa nell’ambito della medicina generale, nei reparti ospedalieri e prima di procedure chirurgiche, dove una rapida identificazione dei soggetti a rischio può influenzare la gestione clinica e ridurre le complicanze post-operatorie.  

Diverse linee guida internazionali raccomandano l’utilizzo del questionario STOP-BANG come strumento di screening iniziale per la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) in vari contesti clinici.

L’American Academy of Sleep Medicine (AASM) suggerisce l’impiego di questionari validati, tra cui lo STOP-BANG, per identificare pazienti con probabilità intermedia o alta di OSAS che necessitano di ulteriori valutazioni diagnostiche come la polisonnografia.

La Canadian Thoracic Society (CTS) raccomanda l’uso del questionario STOP-BANG come parte di una valutazione clinica dettagliata per stratificare il rischio di OSAS. Un punteggio elevato dovrebbe indirizzare verso indagini più approfondite.

Trattamento dell’OSAS

Il trattamento dell’OSAS mira a ripristinare una respirazione normale durante il sonno e di conseguenza alleviare i sintomi associati.

Tra le diverse opzioni terapeutiche, la terapia con pressione positiva continua nelle vie aeree (CPAP) rappresenta il trattamento di prima scelta ed è raccomandato per la maggior parte dei pazienti con OSAS moderata o severa.

La CPAP consiste nell’indossare una maschera nasale, oronasale o facciale durante il sonno, collegata a un dispositivo che eroga un flusso d’aria pressurizzato. Questa pressione positiva mantiene aperte le vie aeree superiori, prevenendone il collasso, da cui derivano le apnee/ipopnee.

L’uso regolare della CPAP porta a significativi benefici, tra cui la riduzione della sonnolenza diurna, il miglioramento della concentrazione e dell’umore, la diminuzione del rischio di complicanze cardiovascolari e metaboliche associate all’OSAS. Sebbene alcuni pazienti possano inizialmente trovare la CPAP scomoda, l’adattamento e la scelta della maschera appropriata sono cruciali per una terapia efficace a lungo termine.

Altri approcci terapeutici per l’OSAS lieve o per i casi medio-gravi in cui non risulti praticabile il ricorso alla CPAP includono:

  • dispositivi orali, come il MAD (Dispositivo di Avanzamento Mandibolare), sono simili a bite odontoiatrici, vengono indossati durante la notte e fanno avanzare la mandibola, aumentando lo spazio aereo e prevenendo il collasso delle vie aeree
  • terapia posizionale, utilizzando dispositivi che scoraggiano il dormire supino, come cuscini o fasce toraciche, e modificando le abitudini di sonno,
  • interventi chirurgici per correggere specifiche anomalie anatomiche delle vie aeree superiori.

Cosa offre la piattaforma MedQuest

L’utilizzo della scala STOP-BANG nello screening OSAS, di cui abbiamo appreso l’importanza, è facilitato dalla piattaforna MedQuest, che offre un’intera sezione dedicata ai calcolatori di rischio clinico.

Redazione di MedQuest

Referenze bibliografiche

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